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Il Self che non è Self

Non si dica che la genetica dei ratti sia noiosa.

Da qualche anno, in alcuni soggetti, avevo avuto modo di osservare un fenomeno particolare, molto gradevole e che è diventato una sorta di "firma" in una mia determinata linea.

 

Io ho poi la tendenza ad affezionarmi a qualsiasi cosa mi ricordi certi ratti in modo così marcato, tanto che poi riscontrare caratteristiche simili nella loro discendenza mi rende oltremodo felice.

In sostanza:

a ratti Self, completamente Self da cuccioli, durante la crescita o a distanza di mesi, spuntava

il naso bianco.

Questa caratteristica è risultata fin da subito "misteriosa" perchè inaspettata, da ratti Self ti aspetti che restino Self, non che di punto in bianco sbianchino il naso, il muso addirittura.

Misteriosa perchè non prevedibile  e a quel punto diventa un cruccio di selezione capire come funziona, come si trasmette, da cosa dipende e come portarla avanti in modo consapevole.

La possibilità che possa presentarsi all'interno di una cucciolata come no, non basta.

Inoltre è un qualcosa che può mostrarsi anche a distanza di molti mesi, anche all'anno d'età, ciò complica un pò le cose.

 

Fino ad ora mi ero limitata ad osservare come di tanto in tanto spuntassero nasi bianchi, rallegrarmene e ringraziare.

Pochi giorni fa ho deciso di approfondire la questione con chi alleva all'estero, ed ecco quel che, onestamente, non avevo pensato..

 

semplice: quei Self in realtà non sono Self.

 

lo sembrano, lo sono, e non lo sono.

Lo sono nel fenotipo, non lo sono nel genotipo.

La genetica dei marking è in realtà piuttosto complessa e i marking nel ratto sono il risultato della combinazione di più geni che si influenzano a vicenda.

 

Probabilmente nel caso del "naso bianco" il gene che si cela sotto l'apparente Self è l'Irish, infatti la prima cosa che mi è stata chiesta, quando ho domandato lumi, era se il "colore" si estendesse comprendendo le dita, cosa che è richiesta nello standard del Self.

Penso io "e che importa.. alla fine non devo mica andare in expo.. che sia un buon Self o un pessimo Self mi è del tutto indifferente".. ma la risposta stà proprio in questo..

 

se parliamo di "cattivi Self" allora esiste la possibilità che non si tratti di "veri" Self (quindi HH, assenza di geni che apportano bianco), le estremità del loro corpo tendano a schiarire, in modo più o meno intenso.

Il naso è quanto si nota di più.

 

Questo schiarimento può avvenire a qualsiasi età, inoltre non è garantito che "se le dita non sono colorate allora spunterà il naso bianco" (sembra uno strano proverbio.. >:D) ma di certo i ratti che hanno presentato naso bianco NON avevano le dita colorate.

 

Ogni volta che aggiungo un tassello al puzzle, una risposta alle mille domande che l'allevare e la genetica pongono, ho sempre un moto di soddisfazione profonda,  perchè a tutto c'è una risposta, a volte basta solo porre la domanda giusta.  :)

ecco, potendo mostrarsi anche coi Berkshire, è completamente vana la possibilità di distinguerlo/prevederlo guardando le dita, se si tratta di Berkshire indossano guantini e calzini..

 

Ci sarebbe poi da aprire un capitolo a parte sui Berkshire che sembrano Berkshire ma non sono Berkshire

(X°°°°°D no, non scherzo, ci sono), di fatto anche la piccola Grisha probabilmente è un Berkshire dato dal gene Irish, suo fratello di cucciolata è Irish/Double Irish (ma qui ci stiamo complicando la vita)..

 

Senza addentrarci troppo in discorsi poco masticabili, ritengo sia sufficiente passare il messaggio che:

 

- i Self non sempre sono Self, possono essere Irish "mascherati" da Self.

 

- i Berkshire possono essere in realtà Irish o Double Irish.

 

- il gene Irish può produrre il naso bianco, sia dopo la prima muta che a distanza di mesi.

 

- un modo per capire se abbiamo di fronte un "Bad Self" è guardare le dita di mani e piedi, se sono colorate fino all'estremità o se si presentano rosa.

 

per amor di completezza, mostro un esempio di Double Irish (poco marcato nel rattino a sinistra, ben delineato in quello a destra)..

Dannata e benedetta sia la curiosità, che fa porre tante domande.. in cerca di risposte, ma ad ogni risposta fa nascere altre mille domande.. @_@