I tempi dei ratti sono sempre incalzanti, hanno una vita breve, affrettata da un metabolismo rapido e di conseguenza anche la loro fertilità è influenzata dallo sfruttare il poco tempo a disposizione.
Sappiamo che le ratte a 6 settimane entrano già in estro, un estro che si ripete ogni 4-5 giorni per il resto della loro vita, menopausa praticamente inesistente, Madre Natura sopperisce alla breve durata della loro esistenza con un'alta fertilità (o forse è il contrario? ^^°).
Quindi qual è l'età ideale per riprodurre una ratta?
Su Ratto che Passione ne ho parlato in modo generico ed universale, in tutto il mondo il limite minimo è considerato:
- sei mesi di vita
- 250 gr di peso
Attenersi a queste "regole" è corretto perchè è chiaramente sbagliato fare diversamente.
Riprodurre una ratta più giovane o che non ha raggiunto nemmeno un peso minimo di sviluppo è rischioso per la ratta e per i cuccioli, può non riuscire a portare a termine la gravidanza, può eliminare la cucciolata perchè incapace ad occuparsene, può compromettere il suo stesso sviluppo, debilitarsi ed anche rischiare la vita perchè troppo giovane, non c'è un motivo valido e sensato per riprodurre una ratta che non ha raggiunto età e peso minimi.
Stesso discorso vale per ratte più mature se non hanno una selezione mirata alle spalle, è un rischio per la loro salute e la loro sopravvivenza
Quindi le ratte vanno necessariamente riprodotte a 6 mesi - max 8?
Una ratta con un background non conosciuto, che proviene da origini incerte, che proviene da una linea allevata sulla regola dei min 6 - max 8.. SI'.
E' giusto normale corretto sensato equilibrato che venga riprodotta intorno a quell'età.
Per tutelare maggiormente la ratta ed avere la minore probabilità di incontrare problemi durante gravidanza, parto ed allattamento relativi proprio alle sue condizioni fisiche (che chiaramente più è giovane e più in teoria dovrebbe essere sana ed in salute).
Allora è tutto qui?
No, approfondiamo:
Ho già premesso che i ritmi dei ratti sono incalzanti, ciò impone in un programma di riproduzione una certa lungimiranza.. perchè ogni cucciolata che si fa nascere è parte di un piano di selezione che deve essere proiettato al domani e dovrebbe avere come obiettivo una maggiore salute e un miglior carattere in ogni nuova generazione.
Ho anche già detto che più i ratti sono giovani e meno problemi di salute incontrano, questo è perfetto per il presente.. ma è altrettanto positivo per il futuro e la loro discendenza?
Il maschio riproduttore più è maturo e meglio è.. stesso identico discorso vale per la femmina, è logica, perchè è con l'età che emergono i problemi, le magagne, le possibili rogne ereditarie o comportamentali, è facile avere ratte sane a sei mesi, senza tumori, senza particolari malanni.. perchè sono tutte cose che saltano fuori dopo ma fanno ugualmente parte del patrimonio genetico che la ratta trasmette ai figli.
La riproduciamo semplicemente in un'età in cui i problemi non sono ancora conosciuti.
E' quindi possibile riprodurre una ratta ad un'età maggiore dei canonici 6-8 mesi?
Certamente, ma ci vuole una considerevole dose di buon senso.
Innanzitutto non può essere fatto di punto in bianco, l'età della prima gravidanza dev'essere spostata GRADUALMENTE, generazione dopo generazione, aumentando di poco alla volta e
valutando:
- la salute della ratta e della sua Linea fino a quel momento
- la frequenza e qualità del calore della ratta
- la salute della ratta durante la gravidanza
- eventuali difficoltà durante il parto attribuibili all'età (e non alla qualunque sfiga che può capitare)
- debilitazione della ratta durante l'allattamento
- qualità del latte durante l'allattamento
- recupero fisico e mentale della ratta post-svezzamento
- qualità della vita della ratta, in termini di salute e comportamento, durante il resto della sua esistenza
Perchè, capiamoci, il punto non è se una ratta può o non può riprodursi ad un'età maggiore.. il punto è cosa resta di quella ratta e della sua vita dopo tale riproduzione.
Una ratta che viene riprodotta "avanti di età", porta a compimento lo svezzamento e dopo pochi mesi è ancora talmente debilitata che le viene un accidente e muore NON E' un risultato positivo, è un disastro, è una tragedia.
Su questa cosa io ci tengo a premere molto, non è avere la cucciolata.. è riprendersi BENE dalla cucciolata l'obiettivo da raggiungere. Niente di meno.
Se viene aumentata questa età gradualmente si ha la possibilità di avere più tempo per valutare la ratta stessa, la sua Linea e parentame vario e dare così modo ai problemi di emergere, se potenziali e presenti, ed escluderli dalla propria selezione evitando di mettere al mondo altri soggetti che possono svilupparli a loro volta.
Abbiamo la possibilità di conoscere meglio il soggetto che andiamo a riprodurre e questo non può che essere una cosa positiva e utile per il futuro.
In primis, però, non c'è mai il programma di selezione, ci sono i ratti, quindi tale scelta va fatta soprattutto tutelando loro.
Aumentando l'età di poco poco poco alla volta, senza fretta, prendendosi tutto il tempo che serve (e ce ne vuole tanto, garantisco!), facendo le valutazioni necessarie, è possibile spostare il primo parto considerevolmente più avanti dei sei-otto mesi, in sicurezza, con ratte che sono perfettamente sane e piene di energia, prima, durante e soprattutto dopo la gravidanza. :)
Esperienze di allevatori all'estero riportano ad un aumento dei tempi della fertilità anche un aumento di longevità generale.. io ho testimonianze variegate su questo.. ma certo male non fa mirare a questo obiettivo.
I benefici di questa scelta sono molteplici, se un allevatore decide di procedere in tal senso, ribadisco senza fretta e con gradualità, può registrare diversi aspetti positivi nel suo allevare sia nel breve termine (maggiore selezione per salute) sia nel lungo termine (maggiore salute dei ratti per una vita più duratura).
Tutte cose che nel riprodurre ratti giovani.. gnè! >_<