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Diario di un giorno che non finisce più..

 

Questo Diario racconta una storia che non ha un lieto fine.

 

Chi non vuole appesantirsi il cuore con un dolore che può evitarsi, non legga.

 

La Nascita

La Nascita è un momento straordinario.

Non importa da quanto allevi o quanti nini hai visto venire al mondo.. è come se ti trovassi di fronte questo miracolo come fosse la Prima Immensa Incredibile Stupefacente volta.

L'emozione è semplicemente indescrivibile.

 

Per monitorare le ratte nel pre-parto ho una webcam puntata sul fauna così passo praticamente giorni, h24, a controllare le ratte.. che tutto vada bene.. o se ci sono problemi ed intervenire nel caso.

Il pre-parto di Drusilla è stato particolarmente problematico: l'ha vista protagonista di una estenuante maratona di super-attività in cui lei, che già di norma è una mina.. un petardo.. un fuoco d'artificio, era in preda alla vorticosa necessità di scavare-sistemare il nido-scavare nuovamente annullando il lavoro fatto-risistemare il nido-di nuovo tutto all'aria-ricominciare ancora.

 

Una roba mai vista prima (e l'ho seguita letteralmente ogni minuto), non in dodici anni che allevo.

Ero oltretutto reduce dal monitoraggio di Dehlia che doveva partorire un paio di giorni prima ed invece ha espulso enormi feti morti oltre il termine di gravidanza.. quindi erano già 5 giorni che controllavo assiduamente ratte in procinto di partorire e da com'era andata malemalissimo con Dehlia ero già depressa ed avvilita (io faccio presto.. e puntualmente).

Ho passato le feste di Natale così, fissa sullo schermo del telefono a spiare le mie ratte ogni secondo, in apnea, con l'ansia che mi mangiava.

Per Drusilla ho supposto che ci fosse un qualche squilibrio ormonale tale da scompensarla a quei livelli.. perchè era evidentemente alterata, non era in sè e i cuccioli.. davo per scontato fossero da dare per persi.. 

Già pronta a questa ennesima enorme delusione, questo ennesimo enorme dolore.

Per cercare di distrarla un minimo e farla sfogare al di fuori del sistemare-distruggere-risistemare il nido le avevo anche dato una scatola di cartone con cui sfogarsi e distrarla un minimo.. ed un poco l'ha aiutata.

Quando qualche ora dopo vado a controllarla.. tutto tace.

Lei si è infilata dentro questa scatola, non si muove, nulla.

La chiamo.. nulla.

Apro il fauna.. nulla.

Busso la scatola chiamandola.. un piccolo movimento.. e si alza un coro di pigolii.

Sono scoppiata a piangere.

Perchè quando finalmente senti i pigolii e li senti belli, forti, energici, puoi piangere.. va tutto bene, finalmente va tutto bene.. li avevo dati per persi ed invece.. eccoli lì.

Non c'è davvero mai una regola.

Un nido oltretutto geniale: 

la scatola che le avevo dato aveva un foro centrale su di un lato.. che lei aveva fatto corrispondere al fondo del nido! Così aveva tutto lo spazio per muoversi e i cuccioli erano adagiati nel nido ben protetti.

Inizialmente temevo che togliendo la scatola le avrei distrutto tutto ed invece era solo appoggiata.. davvero una genialata!

Orgogliosa, felice, rasserenata, finalmente respiro.

Le preparo le cosine buone, le faccio tanti complimenti, neanche voglio sapere quanti sono.. non importa.. domani! Oggi sono solo contenta che stanno tutti bene ed è finita bene.

 

Il primo giorno di vita

Sollevo la scatola per una sbirciata veloce e tre foto al volo:

guardali! Sono la vita!

Sono bellissimi, sono perfetti, sono meravigliosi, sono soltanto 5 e quindi sono preziosissimi e vedrai come cresceranno cicci e lardelli in così pochi!

Sono un miracolo, sono una gioia!

Per chi non sa riconoscere una gioia.. eccola qui: i bebè sono gioia.. i bebè sono un inno alla vita, sono l'amore che prosegue su questa Terra, sono il futuro.. i bebè sono una gioia infinita!

Maschi? Femmine? chissenefrega! c'è tempo.. mi basta che stiano bene, che siano sani, che il loro pancino sia bello bianco.. tutto il resto può aspettare.. hai voglia!

Abbiamo tutta la vita davanti!

 

Il secondo giorno di vita

Nel corso della giornata la sbircio ogni tanto con la webcam e vedo che è sempre dentro la scatola, nel nido, molto bene.. molto bene.. 

tutto bene.. 

non c'è più bisogno di controllarla ogni secondo.. tanto è nel nido!

tutto bene..

Durante i normali rabbocchi serali mi accorgo che Drusilla è molto molto agitata e ha scavato ovunque.

Sollevo la scatola e il nido non è più formato, i cuccioli sono sepolti tra vari strati di nido e lettiera, freddi, deboli, fatico a trovarli tutti.

 

Che diavolo è successo?!

Controllo la registrazione della webcam: ha ripreso la vorticosa attività che aveva mostrato nelle ore precedenti il parto da nemmeno un'ora.

I cuccioli non li considera più, scava il nido come loro non ci fossero dentro.

CAZZO

Resto indecisa sul da farsi: lasciarglieli e sperare che torni a curarli.. o prenderli e tentare un'impresa che so già persa in partenza, perchè a due giorni di vita sono troppo troppo troppo piccoli e le speranze che possano sopravvivere ad un allattamento artificiale sono scarsissime.

Con la possibilità che la Drusi potesse mantenere quello stato di agitazione per ore.. e li lasciasse morire di stenti e sepolti dalla lettiera.. non ce l'ho fatta, li ho portati di sotto con me.

 

Ero consapevole, ripeto, ero consapevole che le possibilità erano scarsissime.

Ne ero oltremodo consapevole.

Era una salita troppo ripida, loro erano troppo piccoli, troppo "acerbi", a chiunque si fosse trovato nelle mie condizioni avrei detto "prova.. ma sii pronto al fallimento" e lo stesso ripetevo a me stessa.. continuavo a ripetermelo costantemente perchè la speranza nel cuore di potercela fare invece era un incendio incontenibile.. volevo così tanto che sopravvivessero.. lo volevo così tanto che ero disposta a tutto pur di dargli questa possibilità. 

Loro meritano di vivere.. loro meritano di vivere a qualsiasi costo.

 

Non c'è niente di più crudele della speranza..

 

Il giorno che non finisce più

La mattina del giorno che non finisce più chiamo IL MONDO.

In cerca di una mamma surrogato, una ratta in allattamento, l'unica opzione sensata e che può dare speranza concreta di sopravvivenza ai miei piccoli.

Naturalmente IL MONDO ha risposto NADA.

Non è periodo, no, non so, non qui, non ne ho idea, io no, io boh, io mai.

PERFETTO

Naturalmente.. se la Dehlia avesse avuto i suoi nini.. ma no, ovvio, era già un dolore che fosse andata com'era andata.. questa situazione doveva sottolineare ulteriormente quanto danno avevamo già subìto. La beffa, anche.

Solitamente non chiedo mai aiuto, cerco di arrangiarmi, di fare da sola, non metto MAI una ratta in riproduzione da sola PROPRIO per evitare situazioni di merda simili.. ma sono solo un essere umano.. e queste situazioni sono proprio lì a ricordarmelo, puntuale.

Di tutte le spallucce che ho raccolto quella mattina.. vengo indirizzata verso una persona santa!

Questa persona mi viene incontro oltre il ragionevole e cerca di aiutarmi al massimo (non finirò mai di ringraziarla.. e vorrei con tutto il cuore che ci fossero più persone come lei a questo mondo.. sarebbe un mondo incredibilmente più umano).

Mi attrezza di latte in polvere e beccuccio ed altri "trucchi del mestiere".. avendo esperienza come balia per altri bebè recuperati.

Mi iscrivo anche ad un gruppo su fb dedicato all'allattamento dei bebè di ratto (dove mi hanno aiutato tantissimo, mi sono stati di supporto e mi hanno dato tanti consigli utili, sono stati fondamentali!), oltre che a raccogliere tutto il materiale disponibile online e farmi una massiccia cultura sull'argomento.

 

Ok nini, pare che dovremo cavarcela tra di noi, forza e coraggio.

Da qui diventa tutto abbastanza confuso nella mia mente:

mi trasformo in una chioccia e covo i miei nini ogni istante, occupandomi di loro ogni secondo, annullandomi completamente.

Allattamento ogni 2 ore, di giorno e di notte, considerando che inizialmente ci volevano circa tre quarti d'ora tra il dare il latte e lo stimolarli per i bisogni.. si fa presto a fare i conti.. non mi prendevo nemmeno il tempo per mangiare..

Nel mentre ordino quello che può servire (lasciamo stare il cercare i prodotti corrispondenti a quelli americani e il dosare in base alle loro indicazioni!!) e in un qualche modo impostiamo un ritmo.

Dal peso iniziale di 6 grammi per la più piccola e 8 grammi il più grosso, inizialmente riusciamo a non perdere peso per strada.

 

Da questo peso iniziale, però, non ci muoveremo mai.

 

La prima lotta è riuscire a riempire questi pancini.. che per quanto latte mandino giù.. non si vede mai nell'addome.

Abituata come sono a vedere bei pancini bianchi di latte con gli altri cuccioli.. lo vedo da me che non può andare bene.

Durante questo giorno che non finisce più vedrò tante cose che so che non possono andare bene.. ma chi scrive è una povera stupida.. e per quanto si ripetesse che non era possibile farcela.. non è riuscita a non illudersi. 

 

Quando finalmente compare il bianco nell'addome piango di gioia.. e mi illudo.. e sono felicissima.. e penso che ce la possiamo fare.. perchè ora il pancino è bianco.. e il pancino bianco è vita!

Il primo grande traguardo, il primo scoglio superato!

Di conseguenza, inizia la caghetta. 

Ok, niente panico, ho letto tutto, so tutto, ma per sicurezza.. aspetta che chiedo a chi ne ha svezzati a mano più di me.. HELP!!

Seguo i consigli, tutto alla lettera, dicono così.. ok.. passiamo all'idratazione senza latte.. che è ancora più serrata nei tempi rispetto all'alimentazione, facciamo tutto, proviamo tutto, la mattina dopo in farmacia c'è da prendere questo e quello, ok, va bene, stringete le chiappe nini che la facciamo fermare!

Nel mentre.. loro un pochino crescono.

Hanno pigmentato la pelle, vedo i marking, distinguo i possibili colori, inizio a riconoscerli e partono i peggio nomignoli per distinguerli.

Il peggio del peggio è che iniziano a mostrare la loro individualità.. una cosa di cui non ho mai avuto una così forte percezione quando sono le mamme ad occuparsene.. non a questa età.. no..

ma questa volta la mamma sono io, sono io a passare con loro ogni istante, sono io a vivere con loro ogni respiro ed io mi occupo di loro completamente, io sono la pappa, io sono il caldo, io sono il bidet, io tutto..

Questa esperienza è stata così devastante perchè.. io tutto.. avere la responsabilità di ogni loro respiro perchè io tutto..

sono quella stupida.. erano i miei bambini..

 

Forse.. se ci fossimo fermati qui.. qualcosa di me avrei salvato.. 

se ci fossimo fermati un attimo prima.. sarebbe stato meno.. un pò meno.. 

ma poi loro sono diventate "persone", individui, e io cretina..

perchè in tali circostanze bisogna proprio essere cretini..

ho desiderato di poter condividere la mia vita con la loro

di volerli nella mia vita come le persone che stavo imparando a conoscere e ad amare ancora di più..

perchè ognuno di loro era uno, unico, famiglia


La mia Mascherina.

Chiamata così ovviamente perchè riuscivo a distinguerla per questa "fascia" scura stile zorro che aveva sugli occhi.

La mia caparbia, tenace, determinata, tosta Mascherina.

Con lei la pappa era una passeggiata, si attaccava salda sulle zampe e reggeva senza mollare la presa finchè non s'aveva finito.

Una bimba intelligente, brava, con ben chiaro l'obiettivo da raggiungere.. Mascherina= una garanzia! 

Con la sua codina tratteggiata, man mano che si colorava maggiormente si è notato essere Marten sull'Agouti, la più grossa, la mia roccia.


La mia Gamberetto.

Chiamata così perchè piccolina e sempre pronta ad arricciarsi su sè stessa. E' stata tra i primi che ho imparato a distinguere grazie al marking, poi ha iniziato a spiccare per la sua personalità.. decisamente fatta "a modo suo".

Tosta.. tostissima, agguerrita, esplodeva di determinazione ad ogni interazione.. anche alla cavolo.. ma quanto era stupenda.. quanto era stimabile tutta questa sua forza di volontà.. anche se per riuscire a farla restare attaccata al beccuccio era un'impresa perchè lei piroettava e trottolava ovunque..


Il mio Frignone.

E chissà perchè m'è scappato di chiamarlo così? 

Lui si lamentava di continuo, infin ringhiava dal nervoso perchè aveva così tanta foga nel voler mangiare che faceva trottole attorno e si arrabbiava perchè invece voleva la pappa!

Lui era.. un uau.

Il primo ad essere riconosciuto rispetto agli altri.. il primo che ho pensato "vorrei davvero poterti vedere cresciuto".. chi mi conosce sa che ho un debole per il Blazed.. sul Russian Blue non era mai nato in Rattaio, la prima cosa che mi ha colpito di lui è stato questo.. e poi è venuto il resto..

Il resto è che cercava costantemente di evadere dal suo cestino, dopo la pappa puntuale spoppava fuori per averne ancora (e bravo che era a trovare sempre il modo!), voleva sempre essere il primo ma poi con lui ci mettevo il doppio del tempo che con gli altri perchè spingeva talmente tanto che si staccava di continuo e più si staccava più spingeva un attimo dopo.. più che un allattamento sembrava un braccio di ferro!

E nel mentre frignava e frignava.. così non ho potuto fare a meno di chiamarlo Il Frignone, detto Frigno.

Lui scalpitava e urlava per vivere, letteralmente.


Il mio FintoBlaze.

Sì è il nome più idiota di tutti ma all'inizio per distinguerli si andava di indizi percettibili che potessero aiutare.. e lui sembrava che avesse quasi un Blazed.. cosa che no, perchè si vedeva che non era marking, così per distinguerlo da Frigno m'è venuto da chiamarlo "finto".

Il finto poi è l'effetto marbling del Marten che a volte fa sembrare ci sia un Blazed.. (ricordiamo Toriton, suo nonno).

Lui era perfetto, bravo bravo, preciso nella pappa, aveva capito bene come doveva fare e si dimostrava affidabile ad ogni poppata.

Pochi numeri da circo (mica come Frigno) e pancino pieno in poco.

Bravo nel fare bidet, bravo in tutto, con FintoBlaze andavi sicuro.


Il mio Pirolino.

Su Pirolino ho meno da dire che sugli altri perchè lui è sempre stato fin dall'inizio il più debolino, più sottotono, l'unico ad aver perso peso, quello che aveva meno energia per mangiare, che si stancava più degli altri.

Facevo sempre per primo lui perchè sapevo che per mangiare tutto avrei dovuto fare almeno due poppate.. e così nel mentre si poteva riposare e recuperare un pochino.

Meno energico dei fratelli, meno determinato ma tanto tanto bravo anche lui.. tutto quello che ha potuto fare lo ha fatto.. è stato assolutamente bravo..


Eravamo rimasti alla caghetta..

poi è sopraggiunta la disidratazione..

poi nuovamente belle feci e la pelle risultava più idratata..

poi di nuovo caghetta..

e si ricomincia con l'idratazione e tutto daccapo..

sono state montagne russe costanti dove ogni ora poteva cambiare tutto e dover affrontare un problema diverso.. o il problema di prima.. ma più brutto di quanto non fosse prima..

(soprattutto perchè se torna non l'hai risolto!)

non è più esistito il giorno.. non è più esistita la notte..

c'erano solo i cuccioli da alimentare.. idratare.. stimolare.. tenere al caldo..

alimentare.. idratare.. stimolare.. tenere al caldo.. 

alimentare.. idratare.. stimolare.. tenere al caldo..

attenta alla temperatura della pappa, attenta alla temperatura dello scaldotto, attenta all'idratazione.. prepara altra idratazione.. prepara altra pappa.. scalda altra pappa.. attenta all'acqua per il bidet.. scalda l'acqua per il bidet.. scottex scottex scottex scottex scottex scottex scottex.. ho esaurito una foresta di scottex..

nel mentre vivevo sulle mie due sedie.. una per le terga.. una per le gambe (non so stare seduta composta).

Mi capitava di dormire mezz'ora.. il tempo tra una pappa e l'altra.. solitamente tra le 4 e le 5 di notte.. a volte anche tra le 4 e le 5 del pome.. ma spesso durante il giorno c'erano più problemi e quindi nulla.

Nel giorno che non finisce più ho dormito mezz'ora al giorno, massimo due volte al giorno e quando succedeva mi abbracciavo il mio scatolino con dentro i miei nini.. perchè quel cretino di Frigno poteva cercare l'evasione o chissà se han bisogno.. io lo devo sentire.. io ci devo essere.

Quando chiudevo gli occhi sotto le mie palpebre vedevo, tipo proiezione di pellicola cinematografica, io che cercavo di infilare il beccuccio del biberon nelle loro boccucce a volte maleficamente sigillate (soprattutto i primi tempi che il latte proprio non gli piaceva.. dopo è stato complicato farli staccare dal beccuccio tanto ne volevano di più!) o con problemi di differita con me (sincronizzarsi con bebè agitati quando gli occhi non li hai più per vedere non è facile).

Quando mi svegliavo era sempre di soprassalto col terrore fossero usciti dallo scatolino o mi avessero cercata e io non avessi sentito.. grondante sudore e panico.. ma a quanto pare bastava per stare sveglia altre dodici o ventiquattro ore.. o più.. 

Avevamo un ritmo, a problema facevamo fronte, andavamo comunque avanti.. 

Ogni giorno a mezzogiorno festeggiavamo un giorno di vita in più come fosse l'Everest scalato in 24h.. e nel mentre.. ecco il pelo.. il magnifico glorioso pelo.. segno che state crescendo!

Sì, lo vedo che siete grandi come quando vi ho portato giù la prima sera.. lo vedo che non avete preso un grammo che è uno.. Pirolino lo ha pure perso.. vedo tutto.. ma vedo anche il pelo.. c'è!! E' un buon segno.. non può non esserlo.. neanche pensavo che saremmo arrivati a vederlo quindi è incoraggiante.. lo è!

Ed eccola lì.. la speranza.. come si gonfia.. come si illude.. come ci crede.. brutta demente.. come pensa che se superiamo la prima settimana.. cazzo è fatta! Manca ancora il mondo ma il brutto era la prima settimana.. DAAAAAIIII.. quanti FTT hai visto essere degli sgorbiolini ignobili rispetto ai fratelli e poi recuperare?? Quanti??!! E che ratti meravigliosi sono poi diventati!!

Vabbè.. abbiamo avuto una partenza un pò così.. ci vorrà più tempo.. va bene.. il tempo che ci vorrà.. non molliamo.. abbiamo fatto la prima settimana.. se arriviamo alla prossima.. ODDIO LA PROSSIMA!!

Aprono le orecchie.. MI SENTIRANNO!!!
Aprono gli occhi.. MI VEDRANNO!!!

E poi.. appena possibile.. pappette e iniziano ad aiutarsi da soli col mangiare.. e se arrivano a mangiare da soli.. SIAMO A CAVALLO!!!! E' FATTA!!! non li ferma più nessuno.. non c'è più ostacolo insormontabile.. bambini dai che ce la possiamo fare!! forse non tutti.. ok dentro di me penso "disciplinati, lo sai che tutti è difficile.. dillo, ammettilo che forse non tutti ce la fanno" sì ok va bene come vuoi.. lo dico lo dico.. ma non lo sento.. non lo sento affatto.. ce la possono fare.. ce la possono fare tutti.. tutti meritano di farcela.. 

guarda fin dove siamo arrivati!!!

Il pelo!!!

I DENTI!!!

No vabbè.. abbiamo i denti!! 

Guardali.. bellissimi nuovissimi denti.. non li ferma nessuno.. stanno diventando grandi.. non importa se non sono cresciuti di un millimetro o se non hanno mai preso peso.. recupereranno poi.. hanno il pelo.. hanno i denti.. hanno superato la prima settimana e andiamo ancora avanti.. sappiamo come risolvere la caghetta.. idratiamo bene.. abbiamo tutto quello che serve e già penso a far scorta per poi.. 

perchè ci sarà il poi..

eh certo.. arrivati a questo punto il poi lo posso perfino vedere..

 

ma la notte del loro nono giorno di vita, a poche ore dal compiere dieci giorni di vita.. qualcosa si rompe..

 

Dopo la consueta pappa.. presa più energicamente del solito e con più vigore.. che quasi ho pensato stesse recuperando alla grande e raggiungendo i fratelli.. Pirolino perde ogni energia.

Diventa apatico, come si fosse spento.

Grigiastro.

Sempre più grigiastro.

Muore nel giro di pochi, interminabili, minuti.

Lo vedo che stà morendo e lo vedo che è morto.

Ho sempre visto che era il "meno" rispetto agli altri, più in difficoltà, ho sempre visto che faceva più fatica.. lo vedevo.. ma mi sono illusa, ugualmente.

Me l'ero detto, ripetuto e infin insistito di pensare che non tutti ce l'avrebbero fatta.. e Pirolino era il primo che poteva lasciarci.

Sì, ho visto tutto.. me lo sono ripetuto mille volte.. sì sì sì.. ma però..

MA PERO'

mi ha attraversato un dolore che ancora adesso non ho parole per descrivere..

ho pianto così tanto, così male, sentendomi strozzare dentro, singhiozzando disperatamente che mi sono sentita ingiusta nei confronti di me stessa perchè.. che cazzo m'ero detta fino a quel momento??!!

Tutta l'opera di convincimento.. tutto il ripetere che era un'impresa impossibile.. che riuscire a salvarli tutti era oltre il credibile.. che dovevo sapere che almeno uno lo avrei perso.. così.. parole al vento.. non ci ho mai creduto.. io volevo che sopravvivesse.. io volevo che ce la facesse.. bla bla bla non ascolto nulla.. io voglio che viva!

Brava stronza.. e adesso? adesso piangi!

 

poi una sensazione.. brutta.

brutta tanto brutta.

e fredda.

 

e se succedesse anche agli altri?

PANICO INCONTROLLATO

vado a scrivere nel gruppo che mi ha dato tanti consigli e cerco di capire.. perchè Pirolo non c'è più, se può succedere anche agli altri, da che cosa può essere dipeso..

divento color scottex.. mi sento mancare tutto.. l'aria, la terra sotto i piedi, i battiti nel cuore..

 

D'improvviso abbiamo un grosso problema digestivo, diventa una corsa contro il tempo per riuscire a ridurlo ma sembra che non serva a nulla.. non rispondono..

 

da qui inizia l'ultimo girone dell'inferno

 

uno dopo l'altro, esattamente come Pirolo, vengono a mancare i miei nini

i miei bambini

stessa dinamica, stessa modalità, stesso orrore che a quel punto diventa chiaro e ineluttabile

senza accorgercene abbiamo superato il punto di non ritorno

 

no, non senza accorgercene..

ho sempre visto tutto..

ho solo scelto di foderarmi gli occhi di cieca speranza

e desiderare che tutto poteva essere sistemato.. col tempo.. 

ad averne, il tempo..

 

nell'ordine se ne sono andati 

Pirolino

FintoBlaze

Frignone

Mascherina

Gamberetto

 

ebbene sì, Gamberetto ha resistito più di tutti.. la forza di volontà fatta bebè.. quanto rispetto..

 

Il giorno che non finisce più si è concluso otto giorni dopo, al compimento del loro decimo giorno di vita..

 

La fine del giorno che non finisce più è un dolore straziante.

Sono lacrime su lacrime ed ogni istante lacrime e ancora lacrime.

Sono i miei nini, che continuo a covare nonostante loro non ci siano più.

Sono sentimenti in frantumi con pezzi così grossi e taglienti che cadendo lacerano l'anima.

Sono scrosci di pianti a dirotto, senza fine, senza fiato, senza voler capire.. perchè il dolore è troppo.

Sono pensieri stupidi.. così stupidi.. come "non mi hanno nemmeno mai vista".. "non hanno nemmeno mai sentito la mia voce".. pensieri idioti.. di un dolore idiota.. perchè lo sapeva otto giorni prima che sarebbe successo.. lo sapeva.. era certo.. ai due giorni di vita era certo.. ai cinque ha vacillato.. e agli otto si è illuso.. e illudendosi si è preso in giro.. perchè ai due giorni aveva detto la verità, è dai cinque che ha iniziato a mentire.

La fine del giorno che non finisce più.. esausta.. davvero esausta, sfiancata, sfinita, devastata, vado a fare la pipì che ho tenuto per 14 ore.. perchè loro hanno iniziato a stare male e non potevo non potevo non potevo assolutamente assentarmi da loro, nemmeno quei pochi minuti.

Poi faccio una doccia.

Ed infine vado a letto, nel letto che non vedo da oltre una settimana.

E mi addormento.

Perchè non dormo da oltre una settimana.

E mentre dormo.. e nei giorni successivi ancora e ancora.. mi sveglio all'improvviso, nel panico, disperata, convinta di avere i cuccioli persi tra le lenzuola e che rischio di schiacciarli, e allora accendo la luce urlando e piangendo e li cerco.. e li cerco..

e li cerco..

e li cerco..

piangendo perchè non li trovo..

finchè non razionalizzo e mi convinco, a fatica, che non possono essere nel letto.. vedi? non c'è nemmeno lo scatolino, non possono essere qui..

più e più volte a notte..

ogni notte..

siccome sono stronza proprio nel midollo.. nell'incubo di avere i cuccioli tra le lenzuola e che li schiaccio aggiungo anche lo scatolino.. così quando mi sveglio nel panico mi dico prima di cercare lo scatolino.. così so dove mettere i nini man mano che li trovo..

ma non trovo nessuno..

non c'è più nessuno..

 

Ho concluso e iniziato così l'anno.

Tornassi indietro, siccome sono stronza, rifarei tutto.. e lo rifarei meglio, più di meglio ancora.

Se succedesse ancora mi giuro che non ci proverei più.. e siccome sono stronza.. so che non è vero.

Stronza e stupida.

A chi in quei giorni ha cercato di consolarmi.. avrei mangiato la testa.. avrei preferito prendere delle bestemmie piuttosto che delle parole di conforto.. 

mi sentivo così in colpa.. così dannatamente non abbastanza.. e so.. razionalmente lo so che non sono morti per colpa mia.. che siamo stati sfigati come non si può dire.. che se la Dehlia avesse avuto i suoi nini nemmeno ne stavamo a parlare.. che se avessi trovato una mamma che allattava.. che se.. che se sono vissuti fino ai dieci giorni di vita è perchè ho fatto tutto quello che potevo.. e che se sono morti è perchè semplicemente non era abbastanza.. non si poteva di più, nè io nè loro.. ma questa è la stessa storia del ripetermi che non potevamo farcela quando a due giorni di vita li ho presi e portati giù con me.. bla bla bla.. non sento mica niente..

dentro e fuori dalle orecchie.. ripetilo mille volte.. tutto quello che sento è dolore e che non ci sono più.. e che non vivremo alcuna vita insieme.. e non li vedrò crescere.. e non staremo insieme.. 

tutto questo rende sordo tutto il resto

 

soltanto otto giorni di vita insieme in più..

Avevano iniziato ad usare le manine..

voglio solo dire questo..

avevano cominciato ad usare le manine per strofinarsi il muso..

a stazionare sulle quattro zampe

a sollevare la testa

e ad usare le manine per stropicciarsi il muso

 

e non appena sentivano il mio respiro impazzivano di gioia e diventavano delle frenetiche locuste pronte a mangiare il mondo.. 

 

e così voglio ricordarli.

 

I Miei Bambini


(per scrivere questo testo ho fatto più pausa lacrime che respiri, ho consumato l'ennesimo pacchetto di fazzolettini, tento di rileggerlo per correggerlo perchè l'ho scritto con ventordici tempi diversi ma ogni volta vedo solo lacrime quindi amen.. ci rinuncio.. tanto fa male lo stesso.. farà sempre e comunque male, comunque)