Argomento spinoso questo.. ma mi va di scriverci sù, naturalmente dal mio punto di vista, basato su mie esperienze e mie conoscenze personali.. (lascio il sentito dire ad altri.. ^^)
Siamo indietro.. è indubbio e tremendamente vero, siamo indietro, rispetto a realtà straniere con ratti che vivono fino 3 anni di media, meno problemi di salute selezionati, in Italia quando capita si chiama "culo", all'estero si chiama selezione, la selezione che in Italia non è mai partita realmente, sono stati scartati i problemi di salute più evidenti, e si è seguito l'interesse principale, ovvero il colore, perchè è col colore che vendi un ratto.. e perchè è col colore che compri un ratto.
Il colore è, a dirla tutta, il motivo per cui il ratto non è più stato unicamente destinato al pasto delle serpi, diciamocelo in modo molto onesto, se i ratti fossero stati ancora solo neri, albini e agouti.. davvero avrebbero conosciuto il favore di cui godono oggi in Italia?
In Italia ma anche altrove, non siamo diversi da altri paesi in questo.
Il colore ha salvato la pelle al ratto.. lo ha reso animale da compagnia perchè il suo aspetto "colorato" lo ha distinto nettamente dall'idea di sorcio di fogna portatore di malattie e peste.. che la maggior parte della gente ha.. stessa evoluzione l'hanno avuta i conigli, per capirci, o le caviette, pure i cincillà.. ma nel ratto è stata proprio tanto evidente! -_-
Ok, perfetto, non demonizziamo il colore dunque, perchè sia chi dice di amare i Russian Blue, i Topaz, o gli Albini.. tutti colori sono.. non ce n'è uno che sia più o meno pregiato dell'altro.. non c'è differenza, trattandosi di varietà.. all'estero allevano tanto gli Agouti quanto i Platinum.. in Italia si riscontra più discriminazione per certe varietà.. ma a torto..
Non demonizziamo il colore.. ma andiamo oltre, per carità!
Un animale bello.. ma con un carattere del ca**o.. un animale di una varietà particolare ma che si ammala e muore nel giro di un anno.. si può considerare un animale da compagnia?
Sappiamo quanto può dare un ratto.. vogliamo accontentarci di dividere con lui un anno.. due.. se siamo miracolati ci avviciniamo ai 3? Ma può bastare?
A me non basta.
In Italia la selezione per salute e longevità non è ancora stata affrontata in questo senso.
Ho avuto modo in quest'ultimo periodo di confrontarmi con diversi allevatori stranieri, mi sono fatta consigliare quanto più possibile soprattutto per quanto concerne la longevità, e cose che davo per scontate mi sono state corrette.. da imparare ce n'è sempre.. devo però dire che in molti mi hanno confermato ciò che più temevo.. :(
Dunque, breve premessa, praticamente la totalità dei "colori" che abbiamo in Italia deriva da pochi ratti da pasto stranieri.. allevati in consanguineità per ottenere quanti più soggetti della medesima varietà.
Il male non è la consanguineità, la usano abitualmente gli allevatori stranieri che hanno ratti di 4 anni in media di vita, il problema è la linea stessa..
Se si parte da una linea non buona.. non si otterranno soggetti tanto migliori di quelli di partenza.. in sintesi: "qui non si fanno miracoli".. -_-
E questa è la base su cui si lavora in Italia.
Parlando con un allevatore italiano a cui ho appunto chiesto come diavolo fare per avere ratti che vivono più a lungo, come risultano i suoi, mi disse che i suoi ratti li prese da allevamento straniero di ratti da compagnia.. quindi già selezionati "bene" e una buona linea.. a differenza delle nostre.. ç__ç
Ma non è il solo, molti allevatori stranieri con cui ho parlato iniziarono con ratti da pasto e poi per ottenere risultati VERI presero ratti da allevamenti che avevano già impostato una buona selezione.
Quindi si torna al discorso di partenza.. l'allevamento di ratti in Italia?
Ecco.. l'allevamento di ratti in Italia si basa su linee di ratti da pasto straniere, incrociati con tutto quello che poteva mettercisi in mezzo, con tanti di quegli het da far girare la testa, con consanguineità più o meno marcata.. ma potenzialmente presente, e con selezione mirata prevalentemente al colore..
Salute e longevità per botta di culo.. -_-
Chi alleva oggi i ratti in Italia? eheh.. alcuni allevamenti che han fatto la loro enorme parte nella diffusione del ratto da compagnia hanno ormai smesso di allevare ai ritmi d'origine.. chi è rimasto? chi si improvvisa!! Chi piglia due ratti a caso e li accoppia, chi non tiene dovutamente maschio e femmina divisi e si ritrova la cucciolata, l'allevatore di ratti da pasto che in fiera porta qualche rattino "colorato" da vendere, definendolo "da compagnia" appunto perchè non nero-albino-agouti.. -_-
Questo tipo di allevamento c'era prima, c'è adesso, ci sarà sempre..
Ma questa non è selezione, questo è solo riprodurre ratti, ratti che non avranno alcun tipo di selezione nè per carattere, nè per salute, nè tantomeno per longevità.
Chi è rimasto ad allevare con criterio? sempre in meno.. perchè il ratto è un animale impegnativo, che richiede tanto tempo ed energia e denaro, perchè la salute è un problema vero e concreto in questo piccolo animaletto, e perchè ad un certo punto può "mancare la voglia".. a forza di corse dal vet, interventi, terapie su terapie, e vederli star male, io posso capire se c'è chi non se la sente più di proseguire, perchè avere ratti è anche questo..
Così da 3 anni che frequento il "losco giro dei rattari italiani" sono molto delusa, non c'è stato un miglioramento nella selezione perchè non si è preteso, perchè è chi acquista il ratto che impone uno standard più alto all'allevatore, (in teoria l'allevatore stesso dovrebbe imporlo a sè stesso.. ma se così non è..) perchè ho visto ancora e ancora riproduzioni alla ca**o e ratti che si ammalano fin da cuccioli, e ratti con problemi di salute da mattina a sera, e ratti con problemi caratteriali che con una selezione più attenta si potevano evitare, e ancora tante cose che mi fanno capire che ancora manca la mentalità per il cambiamento.
Eppure ci credo, credo e voglio sperare che la situazione possa migliorare anche da noi, che si possa avere finalmente il ratto italiano vero animale da compagnia, con una vita media lunga e sana, di modo da poter davvero condividere con questi meravigliosi piccoli animaletti una vita insieme.. e non la serie dei loro malanni.. :(
Ah.. non passo il tempo a lamentarmi e basta, nel mio piccolo cerco anch'io di migliorare le cose, ma se tutto va bene.. ci vorrà una vita! @__@ considerando appunto la base da cui sono partita..
Ma da qualche parte bisogna pure incominciare no? :)